Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha posto tra i punti principali della sua agenda di governo la formulazione di una nuova riforma del sistema fiscale che dovrebbe essere presentata dall’esecutivo al Parlamento già nelle prossime settimane.
La necessità di un intervento organico è evidente, dato il logoramento e la disarticolazione del nostro sistema di prelievo che si è prodotta progressivamente negli ultimi 20 anni. Tuttavia realizzare una riforma organica è un compito ambizioso e complesso.
L’ultima realizzata in questa prospettiva risale al primo governo Prodi, quando l’allora ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, forte di una maggioranza di centrosinistra che per la prima volta si affacciava stabilmente al governo del Paese, formulò un articolato piano di interventi che sfociarono in undici schemi di decreto legislativo emanati dal governo in attuazione delle deleghe conferitegli dal Parlamento ai sensi della legge finanziaria del 23 dicembre 1996 n. 662.
Con la legge 27 luglio 2000, n. 212 sarà introdotta successivamente nell’ordinamento, a corollario della riforma, la prima edizione dello Statuto del contribuente, elaborata dallo stesso dicastero.
In allegato la riforma in sintesi e i testi delle leggi - delega elaborati dal Parlamento.
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