Da quando è esplosa la crisi in Ucraina anche i notiziari del servizio pubblico si sono trasformati in bollettini di una guerra virtuale, combattuta nella testa degli ascoltatori. L’obiettivo è arruolare l’opinione pubblica nell’esercito del bene, per convincerli a spendere in armi e svuotare i granai, ma da qualche giorno la narrazione nei notiziari locali è cambiata. Il carovita, i costi dell’energia e delle materie prime alle stelle, il crollo della produzione hanno fatto irruzione nei palinsesti sull’onda di una protesta sociale montante.