Il centrodestra è al 44,8%, le “non destre”, divise tra loro, al 51,3%
Il centrodestra è al 44,8%, le “non destre”, divise tra loro, al 51,3%
La proposta di Flat tax è uno dei punti centrali della discussione nella campagna elettorale, ma poco si è capito delle intenzioni effettive della coalizione di destra. Berlusconi vuole l’aliquota unica al 23%, e non ha parlato di gradualità. Lega e Fratelli d’Italia sono per la gradualità e per un approccio di tassazione incrementale.
Secondo Vincenzo Visco, ministro delle Finanze del centrosinistra negli anni dell'Ulivo, escludere i Cinque Stelle dal centrosinistra è una scelta "stravagante", viste le condizioni quasi disperate della sfida elettorale: "È una scommessa improbabile e sbagliata".
ARTICOLO USCITO SUL FATTO QUOTIDIANO DEL 6 AGOSTO 2022
DI TOMMASO RODANO
Esiste una concordanza generale tra gli esperti nel ritenere che le prossime elezioni politiche saranno decise dal risultato nei collegi uninominali. Si tratta del 37% dei seggi, 222 tra Camera e Senato. E poiché le destre sono apparentate, mentre il variegato mondo che si colloca fuori da quel perimetro si presenta incredibilmente diviso, frammentato e rissoso, e incapace di realizzare accordi, l’esito delle elezioni appare già segnato. Il centrosinistra, almeno in partenza, sembra destinato a dover scegliere tra una sconfitta e una disfatta.
Il professor Paladini dà seguito al suo precedente intervento sulla riforma elettorale ("Voti, premi, preferenze e ricatti") già pubblicato in questo sito, applicando alle scelte possibili dei partiti alcuni criteri esposti nella teoria dei giochi.
I diversi aspetti critici degli snodi principali della proposta di legga elettorale con particolare attenzione al dettato della Corte Costituzionale
L'analisi delle tre proposte in campo per la riforma del sistema elettorale. Lo studio di vantaggi e limiti di ognuna mostra come il cosiddetto modello spagnolo potrebbe rivelarsi una trappola producendo una situazione di stallo.