Registrazione video del dibattito dal titolo "Agorà democratiche: 'Fisco: più chiaro, più giusto'", registrato a Roma mercoledì 16 marzo 2022 alle 18:30.
Registrazione video del dibattito dal titolo "Agorà democratiche: 'Fisco: più chiaro, più giusto'", registrato a Roma mercoledì 16 marzo 2022 alle 18:30.
Il dibattito politico sulla riforma del catasto è decisamente surreale. La destra (unita) si oppone alla modernizzazione di una importante infrastruttura del Paese per il rischio che essa possa essere usata in futuro per consentire una più equilibrata tassazione degli immobili, ben sapendo che i nuovi estimi, a parità di gettito, consentirebbero una riduzione del prelievo per la maggioranza dei proprietari, e quindi difendendo senza pudore gli interessi economici dei più abbienti.
La questione fiscale è tornata all’ordine del giorno nel dibattito politico. Il presidente del Consiglio Draghi, in polemica implicita col Parlamento che aveva promosso una indagine conoscitiva sulla riforma dell’Irpef, nel suo intervento in Parlamento in occasione dell’insediamento del suo governo, sostenne che era necessaria una riforma generale riguardante l’intero sistema tributario, e non solo una sua parte.
Commento alla delega fiscale preparato su richiesta della Commissione Finanze
La riforma dell'Irpef varata dal governo con l'appoggio della maggioranza parlamentare è stata fortemente criticata dalle forze sociali (sindacati e Confindustria) e suscita numerosi interrogativi. Innanzitutto il governo ha presentato poche settimane fa una delega per la riforma del sistema fiscale che è all'esame del Parlamento in cui la revisione del sistema di tassazione personale sul reddito rappresenta il punto più importante e caratterizzante: l'intervento sull'Irpef è in coerenza, e come si raccorda, con la riforma più generale? Si tratta di una sua anticipazione?
''Siamo sempre a una visione corporativa e cedolare del sistema fiscale'' che negli anni passati ''abbiamo frammentato in base a tipologie di reddito e di contribuenti''. Lo afferma l'ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, conversando con l'Adnkronos in merito alle modifiche dell'Irpef. ''Siamo tornati alla situazione preriforma del '73'', aggiunge. ''L'ambizione della delega era di andare oltre, però non mi sembra che stiamo andando in questa direzione.
L'intervista al Fatto Quotidiano
"IN FUGA VERSO IL VOTO. NON VORREI CHE IL PAESE CI SCOPPIASSE IN MANO"
Vincenzo Visco - Mario Draghi tra i partiti in guerra
Di Antonello Caporale
L’art. 6 della legge delega di riforma per la revisione del sistema fiscale presentata dal Governo Draghi prevede “il graduale superamento dell’Irap”, e cioè la sua soppressione.
La delega presentata nelle scorse settimane dal governo Draghi contiene l'ipotesi del "superamento" dell'Irap, vale a dire la sua soppressione. Si tratta di una decisione discutibile, anche se l'Irap attuale è ben lontano da quella che fu introdotta con la riforma del 1996-97, e che era contenuta in una delle 11 deleghe in cui quella riforma si articolava, una riforma organica che era stata resa necessaria dopo che, passati oltre 20 anni dalla riforma del 1973, era necessario ovviare alle molteplici distorsioni, incongruenze, disparità di trattamento che si erano prodotte nel corso degli an
In tutti i Paesi ove esiste un Sistema Sanitario Nazionale i datori di lavoro, insieme ai loro dipendenti, contribuiscono al suo finanziamento in quanto il funzionamento delle strutture produttive dipende dalla salute e dalla buona forma fisica della forza lavoro impiegata.
In Italia, dove il Ssn è articolato per Regioni, il mondo datoriale contribuisce dall’anno d’imposta 1998 al suo finanziamento attraverso l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, Irap, che va ad alimentare, su base territoriale, le casse della Regione in cui l’attività produttiva si è svolta.