Questo nuovo studio Nens sull’evasione fiscale prende spunto dall’analisi della base imponibile dell’Iva per mostrare quali siano le modalità di evasione specifiche di tale imposta e farne poi una valutazione analitica, così da ripartirne le responsabilità tra le diverse tipologie di contribuenti.
L’obiettivo è di evidenziare quali siano i potenziali punti deboli della strategia antievasione impostata negli ultimi anni dall’autorità politica – a cominciare dalla fatturazione elettronica e dai registratori di cassa telematici – individuando, nel contempo, le possibili misure da adottare per aumentarne l’efficacia, favorire l’emersione spontanea delle imposte evase e accrescere le possibilità di controllo e accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Il nuovo rapporto va a completare il ciclo di approfondimenti aperto nel 2014 con lo studio su “Riforma Iva e riduzione del prelievo grazie ai proventi della lotta all’evasione”, seguito nel 2015 da “Fisco digitale. Fatturazione elettronica e trasmissione dei dati” e poi dal lavoro sul contrasto all’evasione dal titolo “Ritenute alla fonte per tutti”, riguardante le imposte sui redditi del 2017.
Questi studi hanno prodotto nell’ambito delle scelte di governo l’adozione dello split payment, del reverse charge e della stessa fatturazione elettronica, anche se quest’ultima ha evidenziato carenze applicative che ne limitano a tutt’oggi la portata. Le conclusioni delle elaborazioni prodotte e proposte da Nens, sottolinea il presidente del centro studi, Vincenzo Visco “dimostrano che l’evasione fiscale può essere sconfitta adottando le giuste misure”.
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Studio sull'evasione IVA-Analisi della Base imponibile e evasione da aliquote.pdf | 1.9 MB |
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